Dalla mano umana a quella robotica (e ritorno) (UNIPI)


L’uomo è intelligente perché ha le mani (Anassagora)

Il progresso del genere umano è da sempre accompagnato dallo sviluppo e dalla diffusione di nuove tecnologie e da un conseguente miglioramento della qualità della vita. La Robotica è un ambito di ricerca che sta attirando sempre più attenzione.
Dopo un’introduzione generale alla Robotica, l’Università di Pisa illustrerà le principali caratteristiche della mano robotica Pisa/IIT SoftHand, e le sue applicazioni e potenzialità in campo robotico e protesico. La SoftHand è una mano robotica antropomorfa basata sul principio neuroscientifico delle sinergie motorie che corrispondono a movimenti coordinati di tutte le dita. Durante la lezione si mostrerà come si è arrivati alla progettazione della mano e le sue principali caratteristiche come la robustezza agli urti e l’adattabilità agli oggetti afferrati.

Basandosi sul concetto di sinergia, è stato possibile attuare la mano attraverso un unico motore che controlla tutte le articolazioni tramite un tendine che scorre lungo le dita.
Inoltre, tale coordinazione non è imposta in maniera rigida: nel momento in cui un dito entra in contatto con un ostacolo, infatti, esso ferma la sua corsa mentre le altre dita sono libere di continuare a muoversi, rendendo così possibile la presa di oggetti molto diversi tra loro. La versatilità della SoftHand, unita alla sua robustezza la rendono particolarmente adatta ad essere utilizzata sia come mano per robot (nel caso dell’umanoide Walk-Man) che come protesi, come dimostrano i primi test su pazienti amputati che sono stati realizzati in collaborazione con Mayo Clinic (USA).